
VERRÈS – Una grande partecipazione ha caratterizzato le celebrazioni del Primo Maggio 2025 organizzate unitariamente da CGIL, CISL, SAVT e UIL. Lavoratrici, lavoratori, cittadini e rappresentanti delle istituzioni si sono ritrovati a Verrès per condividere una giornata di riflessione e impegno sui temi del lavoro, della sicurezza e dell’unità sociale.
Il corteo, partito da piazza Fiorin, ha raggiunto il monumento ai Caduti davanti al municipio, dove è stata deposta una corona di fiori in segno di omaggio e memoria. Da lì, in un clima di partecipazione viva e responsabile, i presenti hanno proseguito verso piazza Émile Chanoux per i discorsi istituzionali.
Il sindaco di Verrès, Alessandro Giovenzi, ha aperto gli interventi con un ringraziamento ai partecipanti e alle autorità presenti, sottolineando il significato profondo della giornata:
«Le organizzazioni sindacali hanno scelto di dedicare questo Primo Maggio alla sicurezza sul lavoro, alla salute e alla prevenzione, temi drammaticamente attuali. Troppe persone ogni giorno continuano a perdere la vita semplicemente facendo il proprio mestiere. Serve un impegno collettivo per garantire che ogni luogo di lavoro sia davvero uno spazio di crescita e di ritorno sicuro alla propria famiglia».
Giovenzi ha richiamato anche le sfide dell’innovazione e della trasformazione digitale, invitando a non temere il cambiamento ma a governarlo con intelligenza, attraverso la formazione e l’investimento nelle competenze. La festa del Primo Maggio, ha aggiunto, deve essere un’occasione di unità e non di divisione, capace di unire generazioni, istituzioni e forze sociali.

A nome di tutte le sigle sindacali è intervenuto Claudio Albertinelli, segretario generale del SAVT, che ha ricordato il senso storico del Primo Maggio:
«Questa non è semplicemente una giornata di riposo retribuito, ma un momento in cui ricordare le radici delle conquiste dei lavoratori. Il Primo Maggio nasce dal coraggio e dal sacrificio di chi, nel 1886 a Chicago, reclamava condizioni più giuste e una giornata lavorativa di otto ore. Una protesta che costò la vita a molti e che vide l’impiccagione ingiusta di otto lavoratori poi riconosciuti innocenti. È un’eredità che non possiamo permetterci di dimenticare».
Albertinelli ha centrato il suo intervento sullo slogan scelto per la giornata – Uniti per un lavoro sicuro – sottolineando come la sicurezza sul lavoro resti una delle più gravi emergenze del nostro tempo.
In Valle d’Aosta, nel 2024 si sono registrati 1.031 infortuni sul lavoro, con 4 vittime. E i dati dei primi mesi del 2025 indicano un ulteriore aumento: nel primo bimestre si è passati da 232 a 244 infortuni, con un altro decesso registrato. Questi numeri confermano che la sicurezza non può essere considerata un costo, né un adempimento formale, ma deve rappresentare una priorità per tutti. Occorre responsabilizzare maggiormente i datori di lavoro e rafforzare la cultura della prevenzione tra i lavoratori, perché molti incidenti avvengono durante gesti ripetuti, che non vengono più percepiti come pericolosi.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di investire nella prevenzione, nella formazione e nella consapevolezza, per contrastare una cultura della fretta e del profitto che mette a rischio la vita delle persone. La sicurezza deve camminare insieme alla stabilità: troppi lavoratori vivono ancora nell’incertezza, con contratti precari o stagionali. Anche in Valle d’Aosta, situazioni come quella della GPS Standard o della Cogne Acciai Speciali dimostrano quanto urgente sia aprire un confronto vero, concreto e territoriale, per dare risposte.

«Abbiamo già presentato proposte per l’avvio di contratti territoriali in grado di dare risposte a queste fragilità – ha sottolineato Albertinelli – ma i tavoli non sono ancora stati aperti. È il momento di agire, perché le persone hanno bisogno di certezze. Lavoro e sicurezza non possono più essere separati».
Infine, è stato rilanciato un messaggio chiaro: l’unità è il fondamento su cui costruire ogni battaglia. L’unità tra sindacati, istituzioni e società è la sola strada per affrontare le sfide del presente e del futuro. La scelta di celebrare il Primo Maggio a Verrès è stata fortemente voluta anche per il suo valore simbolico: qui, nel 1944, per alcuni giorni la popolazione riuscì a liberarsi dal fascismo. Un gesto coraggioso, frutto della volontà collettiva. Anche oggi, difendere i diritti, costruire sicurezza e garantire futuro richiede la stessa determinazione. E richiede di farlo, ancora una volta, insieme.
CGIL – CISL – SAVT – UIL
Valle d’Aosta, 1° maggio 2025