La Valle d’Aosta ha una bozza per un nuovo piano trasporti. Dalla linea Metrobus tra Aosta e Courmayeur a una galleria autostradale a Hône, passando per la seconda canna al traforo del Monte Bianco, un parcheggio nella zona sud di Aosta e i collegamenti intervallivi Platta de Grevon-Cogne e del vallone delle Cime bianche. Nell’ultimo Comité directeur conféderal, l’assessore ai Trasporti della Regione Valle d’Aosta, Luigi Bertschy, ha presentato il nuovo Piano regionale dei trasporti per il periodo 2024-2035. Ad affiancarlo, l’ingegnere Stefano Ciurnelli della società TPS Pro srl, responsabile della redazione del piano sin dal 2019. Il documento si distingue per la sua visione strategica, che rivede in toto la gestione della mobilità in Valle d’Aosta e punta a rispondere in maniera innovativa alle necessità del territorio.
L’assessore Luigi Bertschy ha dichiarato: “Questo piano rappresenta un documento strategico fondamentale per il futuro della mobilità in Valle d’Aosta. Stiamo presentando il progetto ai diversi portatori di interesse, così come abbiamo fatto con il SAVT, perché vogliamo costruire una visione condivisa che possa soddisfare le esigenze del nostro territorio.”
Il SAVT ha apprezzato la presenza dell’assessore e dell’ingegnere, ritenendo fondamentale l’avvio di un confronto diretto su un tema tanto rilevante per la comunità ed i lavoratori valdostani. Il Savt procederà ora a una lettura approfondita del piano per comprenderne appieno le implicazioni e valutare i prossimi passi.
Tra le proposte più importanti, il SAVT ha sottolineato il valore dell’idea di una doppia canna per il Tunnel del Monte Bianco, attualmente chiuso per lavori. Come spiegato dall’ingegner Ciurnelli, questa doppia canna non è destinata a raddoppiare il traffico, ma a garantire una gestione più sicura di quello attuale, a tutela sia dei viaggiatori che dei lavoratori. “La sicurezza è un aspetto fondamentale,” evidenzia il segretario generale del Savt Claudio Albertinelli, “e la doppia canna del Tunnel rappresenta una soluzione per migliorare la gestione del traffico e garantire maggior protezione per tutti.” La sicurezza resta una priorità assoluta per il SAVT, specialmente in un contesto infrastrutturale così delicato come quello valdostano.