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SOTTOSCRITTO IL PRIMO CONTRATTO REGIONALE PER I PERMESSI ALLO STUDIO

Il giorno 24 ottobre 2024, il SAVT ÉCOLE, al tavolo insieme a FLC CGIL, CISL SCUOLA e SNALS e all’Amministrazione scolastica regionale – nelle persone della Sovraintendente agli Studi Marina Fey e del Direttore del personale scolastico Lisa Furfaro -, ha siglato il contratto regionale integrativo che disciplina i permessi allo studio dei docenti. Tale contratto, previsto dal vigente CCNL, avrà durata annuale (anno solare 2025) e sarà rivisto per il futuro triennio.

Si tratta di una prima volta in Valle d’Aosta, su questo argomento. E il segretario di categoria Luigi Bolici esprime viva soddisfazione per il risultato ottenuto. “Il processo che ha portato alla stesura definitiva del contratto è stato caratterizzato da fattiva collaborazione con le Istituzioni e da unità di intenti con le altre sigle sindacali” afferma. “Aver avuto un ruolo attivo e propositivo al tavolo della contrattazione e aver firmato il CRI – continua – è motivo di orgoglio per la nostra organizzazione sindacale, che ricordo essere la più rappresentativa nel mondo della scuola. Il documento, infatti, apporta alcune modifiche sostanziali e migliorative in materia di diritto allo studio”. 

Addentrandosi nel merito dei contenuti, benché non sia stato possibile incidere sul limite percentuale dei destinatari delle 150 ore, fissato per legge al 3 per cento degli organici, si è invece intervenuti in maniera importante e soddisfacente sui criteri e sulle precedenze, tenendo in considerazione la peculiarità del nostro territorio e le fisiologiche trasformazioni del sistema scuola nell’attuale momento storico. 

In concreto, sono state pensate e previste modifiche in merito alle modalità di assegnazione dei benefici: la priorità assoluta  è stata riconosciuta ai rinnovi e agli assunti da concorsi PNNR, che devono obbligatoriamente frequentare i percorsi abilitanti per acquisire il ruolo. Seguono poi coloro che, sprovvisti di abilitazione, devono acquisire la specializzazione per il sostegno e i docenti che devono frequentare i percorsi abilitanti da 30/36/60 CFU, purché sprovvisti di altra abilitazione. Può richiedere il diritto alle ore di permesso per studio anche chi frequenta il corso di laurea in Scienze della Formazione per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, chi frequenta i corsi finalizzati al conseguimento di qualsiasi titolo di studio previsto per l’accesso alla qualifica di appartenenza (lauree, diplomi di maturità, corsi finalizzati al conseguimento di un diploma di laurea (massimo seconda, oltre a quella già conseguita), laurea triennale più eventuale laurea specialistica/magistrale, compresi i corsi di laurea presso i Conservatori di Musica e le Accademie di BB.AA., i corsi riconosciuti dal MIM finalizzati al conseguimento di titoli post-laurea e post diploma, purché previsti dagli statuti delle Università italiane statali o legalmente riconosciute (dottorati di ricerca, “master”, corsi di perfezionamento, corsi di specializzazione, corsi di alta formazione, ecc.), i  corsi, presso facoltà ecclesiastiche e istituti di scienze religiose abilitati dalla C.E.I., finalizzati al conseguimento della qualificazione professionale per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche.

In definitiva, grazie a questa nuova contrattazione, i permessi in questione saranno destinati ai docenti che hanno maggiore urgenza di conseguire i titoli finalizzati alla stabilizzazione del posto di lavoro, senza dover ricorrere a permessi non retribuiti che interrompono la carriera e l’anzianità previdenziale.

Il contingente decretato dalla Sovrintendenza  per l ‘anno solare 2025, è determinato in 60 unità ed è ripartito tra le singole categorie di personale nel modo seguente: 8 unità per la scuola dell’infanzia,18 per la scuola primaria, 15 per la scuola secondaria di primo grado, 17 per la secondaria di secondo grado. Sono altresì stati individuati 1 unità per il Convitto regionale F.Chabod e per gli inseganti di religione cattolica (sia del primo che del secondo ciclo).