Gressan, 15 décembre 2023 – Avec une large majorité de 170 délégués, Claudio Albertinelli est le premier secrétaire général élu directement par les congressistes par un vote secret au Syndicat Autonome des Travailleurs Valdôtains (SAVT). Le vote, qui a vu 202 des 223 délégués votants se rendre aux urnes, a marqué la fin des travaux du XVIIIème Congrès Confédéral du SAVT, qui s’est tenu à la salle BCCV de Gressan les 14 et 15 décembre.
Lors de l’ouverture du congrès, en présence du Président de la Région Renzo Testolin et des assesseurs Bertschy, Caveri, Grosjacques et Sapinet, Albertinelli a souligné que “la présence d’une seule candidature ne doit pas être vue comme un problème, une faiblesse ou un manque de démocratie, mais comme une forme de solidité et un signe de cohésion. Les cinq années qui se terminent aujourd’hui ont été difficiles, entre la démission de l’ancienne secrétaire générale, la pandémie et une guerre syndicale qui nous a menés au tribunal. Être encore ensemble et unis détermine l’état de santé du syndicat.”
Au cours du congrès, en présence d’autres forces syndicales, la nécessité de surmonter les tensions des dernières années dans le monde syndical valdôtain a été discutée. Albertinelli a souligné l’importance d’un travail synergique avec les organisations syndicales nationales, non pas en opposition mais en complémentarité. “Aujourd’hui, avec ce congrès, – a continué Albertinelli – on tourne la page. Ces années, le SAVT a navigué dans des eaux agitées dans ses relations avec les principales organisations syndicales. Nous sommes nés pour représenter la minorité valdôtaine et nous ne voulons pas être en opposition avec les organisations nationales, mais travailler à leurs côtés et être complémentaires. Nous avons un rôle et nous ne voulons pas qu’il soit remis en question comme cela a été le cas. Aujourd’hui, les relations sont plus détendues, nous pouvons tourner la page et clore un passé tumultueux. Notre force, ce sont les travailleurs, pas les relations avec les autres ou les tribunaux, et c’est sur cela que nous devons nous baser pour gagner tous ensemble. Nous devons rapprocher les jeunes du syndicat, valoriser la relation humaine et parvenir à un syndicat proactif, qui ne se limite pas à poser des problèmes sans apporter de solutions.”
Il tema del congresso è stato “Projeter et innover: travail, sécurité et identité pour la Vallée d’Aoste de demain”. Tra i temi affrontati, presenti nella relazione del segretario, l’attenzione sul futuro della Valle d’Aosta nei prossimi 10-20 anni, con un focus sulla contrattazione territoriale, la sostenibilità ambientale, la sanità, i trasporti, l’agricoltura, la cultura, la scuola e le pari opportunità.
Il calo demografico è stato identificato come una sfida cruciale, con la necessità di migliorare la qualità della vita e dei servizi per attrarre e trattenere i giovani. Si è sottolineata la necessità di diversificare l’economia regionale, aprendo a investimenti in vari settori come turismo, trasporti, industria, agricoltura, edilizia e artigianato. L’importanza per un settore pubblico efficiente e meno burocratico è stata sottolineato, insieme alla necessità di migliorare le condizioni lavorative e salariali di tutti i lavoratori. Sul tema CVA, si è sottolineata l’urgenza di risolvere la questione legata alle concessioni.
In merito alla sanità e al welfare si è evidenziata la necessità di approfondire le tematiche della valorizzazione di tutto il personale, del servizio sanitario regionale affinché il sistema sanitario sia un servizio pubblico di qualità, universalistico e appropriato per tutti i valdostani.
Il turismo è stato riconosciuto come un pilastro dell’economia valdostana, con l’obiettivo di rendere questo settore più attraente per i giovani è necessario dare vita a un contratto territoriale che vada a disciplinare e a dare le opportune risposte in particolare alla problematica della stagionalità e che crei le condizioni per incrementare i contratti a tempo indeterminato. L’agricoltura è stata valorizzata come essenziale per lo sviluppo economico. Partendo dal presupposto che l’agricoltura è il primo fattore necessario per garantire la manutenzione e la tutela dell’ambiente, si ritiene che il settore agricolo debba essere ulteriormente incentivato nell’ottica di migliorare soprattutto la filiera enogastronomica. Per i trasporti, si punta al miglioramento delle infrastrutture, evitando l’isolamento della regione mentre per l’edilizia si propone una revisione della normativa per ridurre i vincoli a cittadini e imprese nelle costruzioni, semplificare la burocrazia e promuovere tecniche edilizie ecologicamente sostenibili adatte alla realtà valdostana. Nel settore industriale è necessario essere da stimolo affinché tutte le aree non ancora utilizzate, soprattutto in bassa valle, vengano occupate con un conseguente incremento dell’occupazione dello sviluppo e si evidenzia l’importanza della formazione professionale e del dialogo tra istituzioni, parti sociali e mondo industriale. Non da ultimo è stata evidenziato come in un momento in cui la Valle d’Aosta affronta sfide identitarie e culturali senza precedenti, il Syndicat Autonome Valdôtain des Travailleurs continuerà ad essere impegnato attivamente nella salvaguardia e nella promozione della lingua francese, delle tradizioni valdostane, della veicolazione dei valori autonomisti ma anche della cultura a favore delle pari opportunità lavorando insieme alle giovani generazioni. In ambito scolastico è fondamentale rafforzare un sistema scolastico all’avanguardia e in linea con le esigenze future, specialmente rivolto alla valorizzazione delle risorse locali. È essenziale rivedere il processo di reclutamento di insegnanti ed educatori, adeguare l’offerta formativa alle reali necessità del mercato del lavoro regionale, e puntare su settori chiave come il turismo e l’agricoltura, incoraggiando l’orientamento dell’università verso studi specializzati sulle scienze della montagna, del patrimonio naturale, paesaggistico ed economico del territorio.
Albertinelli, nel ringraziare tutti i delegati per la fiducia accordatagli, ha sottolineato come “fondamentale sarà l’apporto di tutti gli iscritti per portare a termine gli obiettivi esposti in questa due giorni. Voglio ringraziare Felice Roux, esempio per tutti noi, che oggi dopo 45 anni nel ruolo del segretario amministrativo ha deciso di fare veramente il pensionato”.
Il nuovo direttivo confederale
Durante il percorso dei congressi di categoria è stato eletto il direttivo confederale, composto da 58 membri: Démé Dimitri, Teo Dayné, Fabrizio Pasqualotto per la categoria agricoli-forestali; Stefano Enrietti, Roger Barmaverain, Claudio Bordet per la categoria costruzioni; Luigi Bolici, Sabrina Borre, Daniele De Giorgis, Anna Jans, Lidia Millliery, Loris Orantelli, Vilma Villot per la categoria scuola; Alessandro Pelanda, Mauro Longhi, Davide Augugliaro per la categoria energia; Mauro Crétier, Rosita Guido, Franco Trèves, Sonia Chabod, Claudio Albertinelli, Bruno Autelitano, Alamberto Alberti, Fabrizio Armand, per la categoria funzione pubblica; Zeno Pucci, Edy Paganin, Sabrina Barbiero, Bruno Molino per la categoria industria; Aldo Cottino, Dino Viérin, Felice Roux, Ivo Guerra, Joseph-Cesar Perrin, Francesco Stevenin, Aldo Savin, Riccardo Borbey, Giorgia Sordi, Piera Squinobal, Leone Landri, Luigi Imperial per la categoria pensionati; Umberto Nigra, Ilaria Fapperdue, Natale Dodaro, Gemma Ronc per la categoria sanità; Katia Laurent, Mirko Chizzo per la categoria spettacolo; Erika Donzel, Piero Epiney, Fabio Bataillon, Ala Antohin, Samantha Ducourtil, Edy Moarabito per la categoria terziario; Fortunato Mafrica, Francesco Liguori, Giuseppe Marrari per la categoria turismo; Alessandro Pavoni, Moira Montanelli, Claudio Fisanotti per la categoria trasporti.
Ai lavori congressuali di giovedì 14 hanno preso parte anche la rappresentanze datoriali, le forze sindacali autonomiste ASGB di Bolzano e, in rappresentanza della piattoforma dei sindacati delle nazioni senza stato, LAB.