Promotion SocialeVideo

‘Fare Pari’, inaugurata la mostra.

Il SAVT, in un’ottica di azione permanente, da due anni ha deciso di promuovere nelle scuole progetti a lunga scadenza incentrati sull’educazione alle pari opportunità: vogliamo cittadine e cittadini liberi da stereotipi di genere e consapevoli ognuno del proprio potenziale. Nell’anno scolastico in corso, ha concretizzato questo obiettivo – su ispirazione di un’insegnante, Sabrina Borre, e con la collaborazione dell’Associazione culturale SOLAL di Gignod – tramite il progetto FARE PARI proposto in quattro scuole dell’infanzia e tre primarie dell’Istituzione scolastica Grand-Combin. Emanuela Bobbio (dirigente scolastica), Viviana Rosi, Erika Centomo e Francesca Schiavon (Solal) hanno condotto varie attività sul tema delle differenze, usando metodologie e materiali adatti all’età di allieve e allievi e coinvolgendo le insegnanti. Le bambine e i bambini hanno creato testi, disegni e fumetti che esprimono la loro visione del mondo e invitano anche gli adulti ad una riflessione sui luoghi comuni e sulle convenzioni sociali. Il risultato di questo percorso, oltre 200 le creazioni prodotte, è stato presentato al pubblico giovedì 11 maggio nella sede dell’ Unité des Communes Valdôtaines Grand Combin a Gignod. Un momento importante per restituire alla comunità il frutto delle attività svolte ed invitare tutte e tutti a prendere coscienza degli stereotipi di genere e delle discriminazioni che questi possono produrre, anche nel mondo del lavoro.

L’inaugurazione è stata preceduta da una conferenza stampa alla presenza di : Marco Calchera (Presidente Unité des Communes Valdôtaines Grand Combin), Emanuela Bobbio (dirigente dellIstituzione scolastica “Unité des Communes Valdôtaines Grand Combin – Gignod), Claudio Albertinelli (Segretario SAVT), Viviana Rosi (Associazione Solal).

“L’uguaglianza – ha sottolineato Marco Calcheraè un principio cardine della nostra costituzione, trasmettere questo principio fin dalla tenerissima età dei nostri bambini è fondamentale, per questo sono contento che i gli allievi della nostra unité siano stati protagonisti di questo percorso formativo”. Un tema, quello dell’uguaglianza e parità di genere, che nel 2023 potrebbe risultare quasi banale ma che, come sottolineato dalla dirigente scolastica Emanuela Bobbio è ancora troppo spesso poco valorizzato “Mi ha colpito la necessità di parlare della parità di genere, un argomento che forse riteniamo superato, se ne parla da molti anni, ma in realtà non è così. Secondo Save the Children, in Italia abbiamo raggiunto un nuovo record negativo nella natalità, scendendo sotto le 400 mila registrazioni all’anagrafe. Il calo delle nascite, secondo il rapporto è legato a due fattori: il mercato del lavoro e la distribuzione dei carichi di cura, entrambi strettamente connessi con il progetto “Fare Pari”. Nel mercato del lavoro, per Save the Children, laddove due coniugi hanno un lavoro stabile la fecondità risulta essere più alta. Può sembrare ovvio – continua Emanuela Bobbio – ma se pensiamo a quanti ostacoli il genere femminile si auto imponga ecco che il lavoro diventa molto importante per il superamento di questi stereotipi. Sempre secondo Save the Children, lo scarto nella distribuzione dei carichi di cura nelle famiglie italiane è piuttosto netto. Si pensi che le madri italiane dedicano in media 16 ore settimanali alla cura dei figli, mentre i padri solo 7. Spesso –ha concluso Bobbio- i limiti ci vengono imposti dall’esterno ma penso che i limiti più pericolosi siano quelli che ci si impone in maniera inconscia; quindi, lavorare fin da piccoli sul superamento degli stereotipi di genere è estremamente importante per determinare le scelte future delle bambine e dei bambini.

Creare cultura sul tema diventa quindi fondamentale “Il Savt – ha evidenziato Albertinelli- da anni lavora alla sensibilizzazione sul tema dell’uguaglianza e della parità di genere tramite progetti proposti nelle scuole. Riteniamo che non si debba parlare di questi temi solo una volta l’anno, nelle occasioni istituzionali ma che si debba investire quotidianamente in questo tipo di progetti. Per noi, come SAVT, oltre a difendere le istanze dei lavoratori, è importante farci carico di trasmettere dei valori alle nuove generazioni sul territorio valdostano”.

Cultura che si riflette soprattutto nel mondo del lavoro come evidenziato dalla Consigliera di Parità Katya Folletto, intervenuta dal pubblico: “Fare Pari è promosso da un organizzazione sindacale, un’azione concreta che incide sul futuro mondo del lavoro. Iniziare a lavorare sugli stereotipi di genere partendo dalle scuole permette di capire il gender gap in atto: le differenze tra i sessi e la sperequazione sociale e professionale esistente tra uomini e donne. Questo progetto è pionieristico, se fosse strutturalmente scelto di inserirlo nell’ambito dell’educazione civica in modo sistematico sarebbe utilissimo. Come consigliera lo proporrò all’Assessorato all’istruzione”. Per affrontare il tema delle pari opportunità, ai ragazzi delle primarie e agli alunni della scuola dell’infanzia sono stati proposti due percorsi differenti. Alle scuole primarie sono state proposte le storie di diverse Donne pioniere che si sono contraddistinte in ambito lavorativo e sociale. In seguito, è stato richiesto loro di approfondire la conoscenza di queste figure tramite alcune ricerche e la realizzazione di tavole di fumetto. I bambini della scuola dell’infanzia invece, hanno lavorato sulla corporalità, perché, come ha evidenziato Viviana Rosi: “I corpi sono il primo modo in cui noi prendiamo posizione nel mondo. Il nostro scopo è stato quello di evidenziare che seppur esistano grandi differenze nei nostri corpi, queste rappresentano un gioioso valore e non una fonte di discriminazione.”

Il progetto è stato realizzato grazie al lavoro di :

Scuole dell’infanzia:

  • à Doues, section unique – Alma Yoccoz
  • à Gignod, sections A et B – Claudia Juglair
  • à Roisan, section unique – Gabriella Erculiani
  • à Valpelline, section unique – Manuela Coutier

Scuole primarie:

  • à Gignod, classe de 1re –  Emily Jordaney 
  • à Variney, classe de 4e – Roberta Rollandin

classe de 5e–  Marilisa Zucca

  • à Oyace, pluriclasses – Marie Claire Chaberge et Raffaella Pierobon
iscriviti alla nostra lista broadcast
Ecrivez-vous
Iscriviti alla lista broadcast whatsapp per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie del Révail social