
Venerdì 28 aprile 2023, è stato firmato il rinnovo del contratto di lavoro di primo livello per il triennio 1° gennaio 2021-31 dicembre 2023 degli oltre cento lavoratori SCAU ed ENPAIA dipendenti dello IAR, l’Institut Agricole Régional. Scaduto il 31 dicembre 2020, il nuovo accordo contrattuale ha visto la luce dopo due anni di serrate trattative tra le Organizzazioni sindacali unitarie di categoria (SAVT/ Agricoli-Forestali, Fai Cisl e Flai Cgil e rispettive RSA) e la parte datoriale (delegazione trattante e Confindustria Valle d’Aosta), caratterizzati da situazioni difficili quali l’emergenza Covid e la crisi economica imperante, senza dimenticare la decadenza ad agosto 2022 della Commissione trattante IAR per fine mandato del Consiglio di Amministrazione dell’Institut Agricole Régional. Con lo sguardo rivolto sia ad inflazione e caro energia – fattori che hanno pesantemente depauperato
il potere d’acquisto di lavoratrici e lavoratori – sia ai tanto attesi miglioramenti normativi da parte del personale dipendente, le Organizzazioni sindacali sono riuscite ad ottenere significati risultati su entrambi i fronti.
L’aumento economico dei minimi tabellari ammonta al 4 per cento, pari a circa mille euro all’anno di media, con il pagamento degli arretrati a far data dal 1° gennaio 2022 (interamente corrisposti con la busta paga di aprile 2023) e con il non riassorbimento degli eventuali superminimi in essere.

Inoltre, si registra l’aumento di un punto percentuale della contribuzione di parte aziendale della previdenza integrativa volontaria FONDEMAIN per i lavoratori SCAU (che passa dall’1 a 2 per cento); la sottoscrizione del regolamento aziendale
che disciplina il lavoro agile; l’istituzione della banca ore solidale; l’introduzione della flessibilità oraria in
entrata/uscita (fascia di 15 minuti) e dell’orario di lavoro multiperiodale (per esigenze di servizio e per specifiche categorie di lavoratori, previo esame congiunto con la componente sindacale).
E, ancora: passaggi di livello automatici per i livelli SCAU S1 e S2; introduzione dell’indennità di vacanza contrattuale; estensione dei permessi retribuiti per lutto familiare al terzo grado di parentela; implementazione dei permessi retribuiti per assenza malattia.
Chiusa questa importantissima tornata contrattuale, già si staglia all’orizzonte il rinnovo 2024-2026: welfare aziendale, ripristino del premio incentivante e sblocco degli scatti di anzianità sono solo alcuni dei temi futuri a cui il SAVT/Agricoles-Forestiers cercherà di dare soluzione, come sempre a servizio e nell’interesse degli iscritti e dei lavoratori tutti.
Dimitri Démé